Mi dispiace Mr.Ballard ma:
Credo
nella possibilità dell’esistenza.

Credo nelle pagine ingiallite,
nelle spalle nude,
nella monogamìa spietata dei lupi,
nelle isole segnate su carte immaginarie,
nelle fonti inaridite,
nei giardini proibiti cinti da mura immortali,

credo di non saper volare
e che vorrei imparare,

credo in chi va via a fari spenti
e la bocca tremante,

credo nella fuga,
credo nell’abbandono,
nella necessità di vivere
di vento e sorrisi e null’altro,

credo nelle civiltà estinte,
nella Storia che ghigna a girotondo,
nelle traiettorie delle gemelle Voyager
divergenti e senza ritorno,

credo ai sorrisi delle fanciulle diafane
nei quadri rinascimentali,

credo nella severità nel giudicare il proprio Dio,
credo che il mio non abbia scuse,
credo nel toro sanguinante nell’arena
quando colpisce a morte,
credo che Marylin sorrida ancora,

credo in chi non mi deve nulla,
credo in tutto ciò che non conosco,
credo in chi immerge le mani nella terra nera
e pensa –ne verrà una buona vigna-
anche se ha novant’anni,

credo nei bambini che giocano la guerra,
nelle filastrocche dell’ora tarda,
nella quiete d’oro degli alveari,
nei fondali finti dei vecchi western,
nella lontananza che morde le carni,

credo nelle cose perdute,
nelle strade smarrite,

credo di non avere un prezzo,
credo che non lo avrò mai,

credo in ciò che non conviene,

credo negli angeli da marciapiede,
credo nelle mercedes scintillanti
quando accostano,
credo negli ultimi della Terra,
invisibili, invincibili,

credo nella moltitudine muta,
credo nel Discorso della Montagna,

credo nella Poesia,
più che nella Verità
più che nell’Amore
più che nella Bellezza,

credo in chi respira forte
e poi pensa: –Appartengo-

credo nell’empatia,

credo nei cani perchè erediteranno il mondo,

credo nella Litanìa della Paura,
credo che avrò dei figli
dagli occhi blu di Spezia,

credo nel corallo grezzo
al collo delle donne creole,

credo nella degradazione del Potere,
del Sesso, della Superbia,
nell’infanzia inquieta degli assassini,
nei sogni dei condannati a morte,
negli occhi d’acqua morta dei dittatori,
nella linea di sangue inestinta
che attraversa il mondo,

credo in chi dipinge con la bocca,
credo che Michelangelo era Dio travestito,

credo in qualsiasi manipolazione del Tempo,
nella memoria, nell’attesa, nell’ansia,
credo in tutte le fragilità,

credo alle devianze,

credo alla ruvidezza, all’indocilità,
al coraggio dei Tebani,

credo in chi ride forte e nasconde una paura,
con pudore,

credo nella bandiera gialla del colera
che scende lungo il Rio Magdalena,

credo che l’amore
eterno
sia la risposta e l’inganno,

credo a tutti gli inganni letterari:
a Melquìadez, Ismael, Madame Bovary, Funès “el memorioso”,
credo nel Potere dell’Anello,
nel senno di Ulisse,
nella rivolta dei papaveri di Elianto,
nei pesciolini d’oro del Colonnello,

credo nel magnifico Don Quixote,
nell’aleph, in Doña Flor, in Alekos Panagulis,
negli autostoppisti galattici
che aspettano un’astronave a caso per andar via,

credo nello scudo di Atena,

credo in Cheren, stella elfica,

credo in Mr. Ballard,

credo nel “Thanksgiving Prayer” di Mr. Burroughs,
in Tom Joad, negli angeli della desolazione,
nei vagabondi nati per correre,

credo in Mr. PKDick
o nel suo doppio,

credo che trent’anni siano pochi Mr.Morrison,

credo in Monsieur Phillipe Petit
in equilibrio sul cavo teso fra le Torri Gemelle,
in equilibrio per sempre,

credo nella Via della Spada,
nella menzogna che arriva a capo chino,
nella religione del dovere a memoria,
nei compromessi morali
che appannano le anime scintillanti,

credo che la mia anima
sia Isola non Trovata,
una delle tante,

credo
alla mia incomprensibilità,
credo ai punti di contatto
fra i bordi di due anime frastagliate,
ai sussulti all’unisono nel buio di un cinema,
alle risate che scrosciano
e si sommano in armoniche celesti,

credo alla scienza come limite,
al redshift delle galassie,
all’evoluzione delle stelle,
all’equazione della morte di Boltzmann,
al Teorema di Gödel,
al tempo ciclico di Poincaré,
ai comitati per la liberazione
del gatto di Schrödinger,

credo alla scienza dei campi di sterminio,

credo al sole incandescente di Hiroshima,

credo nell’alma gitana di Federico

credo nel “Canto General”,
nelle terzine pure del Paradiso

credo in chi è fatto per andare via,

credo nell’Odissea di Omero,

credo nell’occhio blu
del feto astrale dell’Odissea di Kubrick,

credo alla meraviglia delle vite cinematografiche,
perfette,

credo agli angeli di Wenders,
alla Regina d’Africa,
a Reinette&Mirabelle, JolietJack&Elwood,
a RumbleFish, Fanny&Alexander,
al sorriso dietro a un velo di Noodles,

credo all’America dei Leningrad Cowboys,
all’America del Vietnam,
all’America dell’happy end,

credo ai film senza bacio finale,

credo all’immoralità dell’arte come consolazione,

credo al Potere di generazione delle donne,
alla fertilità del sangue e dell’anima,

credo che la salvezza sia
nella geometria impossibile dei seni e del ventre,

credo che la risposta sia negli occhi,
giallostrega, neri,
a girasolevangogh, verdespietato,
azzurromadre,

credo che non ho mai saputo la domanda,

credo che si nasce,

solo questo credo,
e il resto è un filo teso
che sale al cielo con un angolo impossibile.